Oltre la Logistica: comprendere l’ecosistema complesso della Supply Chain

supply chain

Che cosa si intende per supply chain

Supply chain significa “catena di fornitura” e si riferisce all’insieme di processi che guidano un prodotto o servizio dal suo punto di origine al consumatore finale. Questo sistema coinvolge una moltitudine di professionisti e attiva diversi meccanismi all’interno dell’ecosistema aziendale, abbracciando l’intero ciclo dalla gestione delle materie prime alla consegna del prodotto finito.

Il concetto di supply chain si estende oltre le operazioni logistiche, inglobando anche aspetti strategici e manageriali. Si parla più precisamente di supply chain management (SCM) quando ci si concentra sull’ottimizzazione e il coordinamento dei vari elementi della catena di fornitura.

La supply chain può essere vista sotto due prospettive complementari: da un lato, comprende le fasi operative di pianificazione, implementazione e monitoraggio dei flussi di materiali e informazioni legati agli ordini dei clienti; dall’altro, rappresenta l’infrastruttura che permette l’esecuzione di queste attività.

Supply Chain Management cos’è e perché è importante

Con Supply Chain Management (SCM) si intende il coordinamento di un complesso ecosistema di flussi interconnessi: merci, informazioni e finanze. Questa disciplina strategica abbraccia l’intera rete di relazioni che si snoda dal fornitore al produttore, dal grossista al rivenditore, fino a raggiungere il consumatore finale. L’obiettivo primario del SCM è coordinare questi flussi, creando un sistema armonioso e efficiente.

In linea con la filosofia di porre sempre al centro il cliente (il cliente al centro), il SCM ha evoluto il suo ruolo tradizionale. Non si tratta più solo di snellire la produzione e minimizzare gli sprechi, ma di orchestrare un’esperienza per il cliente impeccabile lungo l’intero ciclo di vita del prodotto. Il consumatore moderno è diventato il fulcro della strategia, richiedendo un approccio omnicanale fluido e personalizzato.

Le aspettative dei clienti si sono nel tempo elevate: desiderano esperienze su misura, consegne rapide, trasparenza comunicativa e una forte responsabilità sociale d’impresa. Questa centralità del cliente ha portato a un paradigma rivoluzionario: la costruzione della supply chain partendo dalle esigenze del consumatore, un approccio che aumenta la resilienza aziendale e minimizza i rischi.

I Sette Pilastri del Supply Chain Management Moderno

Possiamo delineare sette pilastri fondamentali del SCM contemporaneo:

  • Segmentazione strategica: suddividere la clientela in gruppi distinti, personalizzando la supply chain per massimizzare la profittabilità di ogni segmento.
  • Flessibilità logistica: adattare i processi distributivi della supply chain, alle peculiarità di ciascun segmento di clientela.
  • Sincronizzazione con il mercato: ascoltare attentamente i segnali del mercato per una pianificazione produttiva ottimale e un’allocazione efficiente delle risorse.
  • Differenziazione posticipata: implementare il principio del “postponement”, ritardando la personalizzazione del prodotto fino al momento dell’ordine effettivo.
  • Approvvigionamento collaborativo: Forgiare relazioni strategiche con i fornitori, adottando una visione olistica per ottimizzare i costi globali della supply chain.
  • Infrastruttura digitale integrata: Sviluppare un sistema ICT all’avanguardia per una visibilità completa e in tempo reale dei flussi di materiali, informazioni e servizi.
  • Metriche di performance condivise: Adottare indicatori di performance comuni tra i vari attori della catena, per valutare il successo collettivo nel soddisfare il cliente finale.

Questi principi guidano il SCM moderno verso l’eccellenza operativa, l’ottimizzazione dei costi e la massimizzazione della soddisfazione del cliente. In un mondo in rapida evoluzione, il SCM si conferma come una disciplina dinamica e cruciale, in costante adattamento per rispondere alle sfide e alle opportunità del mercato globale.

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Quali sono le fasi della supply chain?

La supply chain o catena di approvvigionamento è costituita da una serie di fasi interconnesse, ciascuna delle quali è cruciale nel percorso di un prodotto dalla sua concezione alla consegna finale. Queste fasi possono essere raggruppate in tre macro-categorie, ognuna delle quali comprende una varietà di processi più specifici:

  1. Fase di reperimento risorse: questa fase iniziale riguarda la strategia e l’esecuzione dell’acquisizione di materie prime e componenti essenziali per la produzione. Include decisioni su fornitori, tempistiche e modalità di approvvigionamento.
  2. Fase di trasformazione: rappresenta il cuore del processo produttivo, dove le risorse acquisite vengono trasformate nel prodotto finale. Questa fase può variare notevolmente in complessità a seconda del settore e del tipo di prodotto.
  3. Fase di consegna: l’ultimo stadio comprende tutte le attività necessarie per far giungere il prodotto nelle mani del consumatore finale. Coinvolge una rete di attori, tra cui centri di distribuzione, rivenditori, piattaforme di e-commerce e servizi di logistica.

Un concetto correlato e spesso citato in questo contesto è quello di “catena del valore” o “value chain”. Questo termine sottolinea come ogni passaggio attraverso gli anelli della supply chain possa potenzialmente aggiungere valore al prodotto finale. In sostanza, più complessa e articolata è la catena di approvvigionamento, maggiore è la possibilità di incrementare il valore percepito e reale del prodotto lungo il suo percorso verso il consumatore.

fasi della supply chain

Che differenza c’è tra la supply chain e la logistica

Anche se spesso vengono usati in modo intercambiabile, i concetti di supply chain e logistica presentano differenze significative nel loro ambito e nella loro applicazione.

La supply chain rappresenta l’intero viaggio di un prodotto, dall’idea iniziale fino al momento in cui raggiunge le mani del consumatore. Questo percorso comprende ogni fase di trasformazione, movimento e interazione che il prodotto subisce.

La logistica, d’altra parte, è un sottoinsieme fondamentale della supply chain. Si concentra specificatamente sulla gestione efficiente del flusso di beni, dallo stoccaggio alla distribuzione, con l’obiettivo di soddisfare le esigenze del cliente in termini di tempo, luogo e condizioni di consegna.
Per illustrare questa distinzione, consideriamo il caso di un’azienda che produce dispensatori d’acqua.

Un Caso pratico

Ci contatta la responsabile acquisti perché è alla ricerca di un partner che possa supportarli nel recupero e stoccaggio di componenti necessari per la produzione e nella gestione della catena di fornitura.

La logistica si occuperà principalmente di:

  • Ritiro dei componenti dai fornitori
  • Stoccaggio in magazzino e gestione giacenze e inventario
  • Organizzazione delle consegne all’azienda produttrice, inclusa la pianificazione dei tempi di consegna in base al processo produttivo.

La supply chain dell’industria produttiva di dispensatori d’acqua, invece, è molto più ampia e comprende:

  • Approvvigionamento delle materie prime compresa la selezione dei fornitori e l’acquisto delle materie prime
  • Processi di produzione nella fabbrica
  • Trasporto dei prodotti finiti ai vari distributori o negozianti
  • Distribuzione finale al consumatore

Questa visione più ampia della supply chain include quindi non solo gli aspetti logistici, ma anche tutti i processi di trasformazione e le relazioni tra i vari attori coinvolti, dai fornitori di materie prime, agli operatori logistici, ai distributori e/o commercianti.

Quindi, mentre la logistica si concentra sull’ottimizzazione di specifici processi di movimentazione e consegna, la supply chain abbraccia l’intera rete di attività e relazioni che portano un prodotto dalla sua concezione al consumo finale.

L’obiettivo principale della logistica è la soddisfazione del cliente, invece quello della supply chain è la creazione del valore e la competitività. La logistica ha un ruolo chiave nella supply chain: contribuisce a raggiungere l’efficienza e l’efficacia dei processi che dalle materie prime trasformano il bene nel prodotto finale.

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Evoluzione della Supply Chain nell’Era Digitale

La complessità delle moderne catene di approvvigionamento cresce esponenzialmente, richiedendo livelli sempre più elevati di agilità, precisione ed efficienza. L’avvento delle tecnologie digitali e l’automazione avanzata stanno ridefinendo il concetto stesso di supply chain. In questo contesto, emerge il paradigma della “Supply Chain 4.0”, caratterizzato da alcuni elementi chiave.

Il dato come leva per i processi decisionali

Il fulcro della Supply Chain 4.0 è la gestione strategica delle informazioni. Questo nuovo approccio richiede una profonda revisione dei modelli operativi e delle strategie aziendali. L’obiettivo è sviluppare soluzioni che ottimizzino singoli processi per migliorare le prestazioni complessive dell’intera catena. L’integrazione di diverse fonti di dati – tra cui Big Data, sistemi WMS (Warehouse Management System), analisi avanzate e piattaforme ERP – offre molteplici vantaggi:

    • ottimizzazione dell’inventario:

con la crescente diversificazione dei prodotti, diventa cruciale implementare sistemi intelligenti di gestione dello stock. Questi sistemi utilizzano i dati per creare mappe di posizionamento ottimale dei prodotti e prevenire rotture di stock, massimizzando l’efficienza del magazzino.

    • tracciabilità avanzata:

la visibilità completa del flusso merci è essenziale nella Supply Chain 4.0. Tecnologie come codici a barre e tag RFID consentono un monitoraggio preciso e in tempo reale dei prodotti lungo l’intera catena, migliorando controllo e trasparenza.

    • analisi delle prestazioni:

i moderni software di gestione logistica permettono un monitoraggio costante dei Key Performance Indicators (KPI) della supply chain. Questa analisi continua consente di identificare rapidamente aree di miglioramento e ottimizzare i processi meno efficienti.

Questa trasformazione digitale della supply chain non solo aumenta l’efficienza operativa, ma apre anche nuove opportunità per l’innovazione e la creazione di valore aggiunto lungo tutta la catena di approvvigionamento.

Procedure standardizzate e collaborazioni

Un elemento fondamentale nelle strategie aziendali moderne è la creazione di un ecosistema collaborativo che superi i confini tradizionali tra aziende e fornitori. Questo approccio mira a trasformare le relazioni in partnership strategiche per avere sempre un flusso ottimale delle merci.
Per realizzare questa visione, è fondamentale implementare due concetti interconnessi:

    • Armonizzare le proceudre

Ciò implica la creazione di protocolli e metodologie comuni che possano essere adottati in modo uniforme sia dall’azienda che dai suoi fornitori. Questa uniformità facilita la comunicazione, riduce gli errori e aumenta l’efficienza complessiva della catena di fornitura.

    • Integrazione Sistemica

E’ essenziale sviluppare sistemi integrati che permettano un flusso di informazioni e risorse senza soluzione di continuità. Ciò può includere piattaforme digitali condivise, sistemi di gestione unificati e canali di comunicazione diretti e sempre aperti.

L’obiettivo finale di questa strategia è creare un’entità operativa virtualmente unificata, dove i confini tra azienda e fornitori diventano sempre più sfumati. Questo approccio non solo ottimizza l’efficienza operativa, ma apre anche la strada a innovazioni collaborative capaci di reagire più rapidamente alle sfide del mercato e di generare valore aggiunto per tutti gli stakeholder coinvolti.

L’automazione nella catena di fornitura

L’automazione, già fulcro dell’innovazione industriale, sta ora ridefinendo l’intero panorama della logistica e della gestione della supply chain(link). Questa trasformazione digitale si manifesta in tre aree chiave.

    • Ottimizzazione delle operazioni di magazzino.

Sistemi software avanzati per la gestione delle giacenze e degli inventari, tecnologie all’avanguardia come il picking vocale e i sistemi pick-to-light rivoluzionano la gestione degli ordini. Questi strumenti non solo accelerano i processi, ma riducono drasticamente gli errori umani, portando l’efficienza a livelli prima inimmaginabili.

    • Intralogistica dinamica.

Magazzini verticali automatizzati, trasportatori intelligenti e sistemi di smistamento robotizzati creano un flusso di materiali quasi auto-regolante. Questi strumenti non solo aumentano la velocità operativa, ma ottimizzano anche l’utilizzo dello spazio, un asset sempre più prezioso nel mondo della logistica.

    • Gestione intelligente dei trasporti.

L’ultimo miglio della supply chain si trasforma grazie a software che permette di pianificare la distribuzione (link) . Questi sistemi non si limitano a tracciare veicoli, ma utilizzano algoritmi complessi per ottimizzare percorsi, consolidare carichi e prevedere potenziali interruzioni. Il risultato è una rete di distribuzione agile, capace di adattarsi in tempo reale alle mutevoli condizioni del mercato e alle esigenze dei clienti. (link: pianificazione distribuzione)

L’interconnessione tra supply chain e logistica non è mai stata così profonda e cruciale. Questa sinergia, potenziata dall’automazione, si traduce direttamente in un miglioramento della performance aziendale, influenzando positivamente la redditività e la competitività sul mercato.

In questo scenario in rapida evoluzione, fare partnership con esperti del settore diventa fondamentale. NTL Express in qualità di azienda specializzata nella gestione della supply chain può offrire soluzioni personalizzate per trasformare la tua catena di approvvigionamento in un vero e proprio vantaggio competitivo, adattato alle specifiche esigenze del tuo business. Contattaci

 

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